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COEMM I RIFIUTI E LA DAMA DI MEZZO

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    Kok90
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    2495-21-Aug-19-11.54

    DA INVESTIRE OGGI:
    THE_THUNDER
    Buonasera popolo dei detrattori cattivoni.
    Ringrazio anticipatamente @kok90 per aver introdotto la problematica, ma è doveroso entrare nel dettaglio ora.
    Dopo molto tempo ho deciso finalmente di raccontarvi una storia veramente raccapricciante targata Coemm.
    Come ben sappiamo l’Atto Costitutivo del Coemm è andato perso nella notte dei tempi ma qualche scrupoloso “Ex Clemmino” è riuscito a conservarne copia.
    Il Coemm nasce ufficialmente il giorno 08.04.2010 come da art.1 dell’Atto Costitutivo.
    Da una rapida consultazione possiamo notare un nome saltare all’occhio immediatamente “GRAZIA CANUTO”.
    A molti webeti fanboys questo nome non dirà nulla ma la signora in questione è finita sotto inchiesta di Saviano di Fanpage come “La Dama di Mezzo”.
    La sua passione principale sono i rifiuti (“dissociatore molecolare” da “impiantare” a Capua, vi ricorda qualcuno di noto a questo forum che ama molto questa tematica? Dissociatore molecolare o Combustore sempre di “munnezza” parliamo).
    La Canuto chiede per questa operazione 2,8 milioni di euro. “Questi sono soldi della camorra”, viene avvertita, “sono soldi che vengono dalla droga”, addirittura un sequestro del 2004, tiene a precisare l’infiltrato di Fanpage.it. “E che problema c’è?”, è la sua risposta. Traspare da questa inchiesta di Fanpage una figura abile nel riciclaggio del denaro ( al momento, a mio modesto parere, sembrerebbe più una truffatrice che millanta titoli e conoscenze che non ha…nulla di nuovo comunque)
    Inoltre La Dama di mezzo si presenta in quanto consulente del Ministero dell’Ambiente ed ex docente di criminologia ambientale a Padova e, in un video su Youtube di una conferenza tenutasi a Taranto, viene introdotta in quanto tale. Sia l’Università di Padova, Il Ministero dell’Ambiente che il Ciels negano la presenza nel corpo docenti della donna ed il suo ruolo all’interno del Ministero. In particolare il Ciels ha reso noto che la Canuto “non lavora e non ha mai lavorato al Ciels di Padova: la donna, coinvolta nell’inchiesta a puntate ‘Bloody money’ di Fanpage, non fa parte del corpo docenti e non ne ha mai fatto parte, e non è quindi in alcun modo riconducibile o collegabile all’istituto di mediazione linguistica di Padova del quale Simone Borile” Ancora una volta appaiono millantatori di titoli con curriculum vitae di tutto rispetto.
    Consiglio caldamente la visione dell’inchiesta di Fanpage:

    Possiamo notare l’e-mail cadveneto@gmail.com che appare a fine “Atto Costitutivo” del 2010. Ma cosa centra l’email di Cad Veneto con il Coemm?
    Siamo nel gennaio del 2010, quando la “sedicente tutto” tiene una conferenza stampa in municipio a Capua, appunto. Già all’epoca è vicepresidente dei fantomatici CAD (Centri di ascolto per il disagio), organizzatori dell’incontro nel quale la nostra viene presentata (oppure si presenta lei stessa così, non è chiaro) come membro della commissione ambiente di Bruxelles. In quella sede, Canuto spiega come “la dissociazione molecolare e la rigassificazione pirolitica sembrano la vera e propria rivoluzione ingegneristica della new age”. A quanto pare, nessuno si preoccupa di fare un minimo di fact-checking: del resto, nel 2010 il concetto di fake news è ancora oscuro, e comunque che ben di peggio di un convegno. La stessa Grazia Canuto, per dire, è esplicitamente indicata in un articolo dello Spiegel come Capo dipartimento del ministero dell’Ambiente in una vicenda dai contorni decisamente più ambigui e preoccupanti ovvero lo scandalo Wind Park, il parco eolico – sequestrato nel marzo 2017 – che il clan Arena voleva realizzare a Isola Capo Rizzuto.
    o da chi è fortemente appassionato da anni alla munnezza…📷📷📷
    Ma torniamo ai CAD, una storia italiana tutta da raccontare, fatta di aria fritta all’ennesima potenza e scopi non sempre dichiarati.
    L’acronimo sta per Centri di ascolto del disagio, libere associazioni di cittadini “desiderosi di contribuire con la propria azione e il proprio impegno allo sviluppo sociale del Paese”.
    Presidente del CAD Veneto e ideatore del Tg CAD (il quale avrà vita breve) è il nostro Maurizio Sarlo. (ulteriore legame con la Grazia Canuto)

    I circoli, si legge all’inaugurazione di quello di Manfredonia (dicembre 2011) sono luoghi di dibattito, di elaborazione socio-politica e di azione concreta dei cittadini verso le necessità reali della gente.
    Fuffa condita con una spruzzata di populismo, verrebbe da dire. E invece… Invece qui ci troveremmo di fronte a un vero e proprio esercito, il cui generale è un ingegnere salernitano iscritto all’albo dei collaudatori a Potenza che di nome fa Gerardo Rosa Salsano e che dichiara: “Il nostro è un business sociale”. Proprio così. Business sociale, fatto da “cattolici con mentalità vincente”. Con sezioni presenti in tutte le regioni d’Italia e all’estero e la bellezza di 150 mila iscritti in Italia e oltre 300 mila in tutto il mondo.
    Sul sito cadsociale.com è apparsa, dopo l’inchiesta di Fanpage, questa nota “Dipartimento ambiente”: stai a vedere che qualcuno ha scambiato questa roboante qualifica con la Commissione europea o il ministero dell’Ambiente?
    Del resto, il CAD riesce a insinuarsi un po’ ovunque.
    Il CAD finge anche di essere stato presente alla mostra cinematografica di Venezia dell’anno scorso. Poi scopri che la sua sezione Cinema e spettacolo (proprio così) ha presentato “Il Piccolo Vescovo”, un sedicente “capolavoro biografico che narra la vita di monsignor Giuseppe Carraro, vescovo di Verona”. Tra gli attori di spicco, si legge nella presentazione, anche Francesca Antonaci in arte Gegia.
    Wow, ma qui qualcuno sta copiando molto malamente le bubbole da propinare.
    Hollywood a parte, il presidente Salsano risulta quadro dirigente della Democrazia Cristiana (di quale frangia, non è chiarissimo) mentre tra i suoi sodali, come responsabile della “Direzione generale rapporti istituzionali e parlamentari” (una specie di governo ombra, verrebbe da dire) c’è nientemeno che Claudio Fanchin, uomo di Berlusconi e consigliere provinciale a Milano, arrestato nel 2002 – e poi condannato – per avere chiesto una tangente a un imprenditore brianzolo). Tornando alla Canuto, la ritroviamo come “esperta mondiale ambiente, sicurezza e territorio” ad un convegno del maggio 2014 collegato a Federitalia (altra nebulosa) di cui risulta “responsabile nazionale dipartimento ambiente”. Salsano dice che il CAD non si occupa di rifiuti ma l’ingegner Domenico Tanfoglio, responsabile del Comitato tecnico scientifico per l’energia, è titolare di una ditta (Piromak Td Srl) che progetta impianti per lo sfruttamento degli scarti di lavorazione dei rifiuti.
    E nel 2015, udite udite, è stato candidato al Nobel per la fisica per aver brevettato un “innovativo sistema di smaltimento dei rifuti”. Candidato da chi? chiederete: dal «Comitato TalentGold Promotore Nobel». Per la cronaca, quell’anno il premio gli è stato soffiato da Takaaki Kajita e Arthur B. McDonald per il loro contributo alla scoperta dell’oscillazione dei neutrini. Che occasione persa.
    Dal 2010 ad oggi pensavamo che molti soci del Coemm fossero stati sostituiti o si fossero dileguati invece da un documento di recente scrittura datato 05.09.2018 appare ancora una volta la nostra “Grazia Canuto, la dama di mezzo”. Questo documento non è altro che il Verbale Assemblea Straordinaria dell’Associazione Coemm per la costituzione della SEI SRL. Una bellissima società costruita dalla famiglia Sarlo e amichetti vari (ormai arcettato al 100%). Quindi perchè dire che una società esterna era interessata al progetto COEMM? Solita balla per dar una falsa parvenza d’interesse al Coemm che realmente non cè. (Ma chi vi caga cazzari?) La Sei Srl come ben sappiamo è una società in mano al 70% a Maurizio Pasqualino Sarlo e 30% COEMM. La delega del 30% è in mano alla Maura Luperto. Beh che dire una bellissima famiglia.
    Vi ripeto che è consigliato la visione del video inchiesta per comprendere appieno chi sia Grazia Canuto socio del COEMM (la quale risultava essere presente anche nel comitato tecnico scientifico di Coemm)
    Note e Fonti:
    Allegati:

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